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25. NOVEMBRE -2017- 006- 52-Ancelotti, Conte, Mancini, Ranieri La scelta del ct.

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25. NOVEMBRE -2017- 006- 52-

Ancelotti, Conte, Mancini, Ranieri La scelta del ct.

A chi tocca l’ardua sentenza? La grafia del possibile candidato alla guida della Nazionale mette in luce la leadership, la determinazione, l’organizzazione e la grinta

A chi tocca l’ardua sentenza? La grafia del possibile candidato alla guida della Nazionale mette in luce la leadership, la determinazione, l’organizzazione, la grinta e doti d’interazione con il gruppo per ottenere credibilità nello spogliatoio.

Sono queste le uniche caratteristiche che andrò ad analizzare.

PROFILO DI ANTONIO CONTE

Ambizione e aggressività sono la carta vincente di Antonio Conte, accompagnate da un pensiero logico che rende consequenziale ogni azione. La grinta verbale, espressa con aggressività (vedi trattino della ”t”), unitamente ad una gestualità smodata e narcisistica, lo aiuta ad essere incisivo nella sua professione. Conte sa, infatti, di valere e di essere oggetto d’attenzione e quindi sfrutta bene le sue doti, rendendosi credibile anche agli occhi dei suoi giocatori che sa gestire con determinazione. Un “neo”, se così si può dire, è dato dal fatto che, pur conducendo la sua professione con tatto e intelligenza, sa anche calcolare bene i propri interessi. Così la spinta per la passione calcistica nata in età giovanile, viene ora patteggiata anche da interessi economici.

PROFILO DI CARLO ANCELOTTI

Dall’analisi della grafia di Carlo Ancelotti si denota sensibilità, intuito, logica e consequenzialità d’azione. Di poche parole, ma molto determinato fino a rasentare momenti di tenacia, quasi di testardaggine, egli adotta bei modi ma atteggiamenti interiori forti e decisi.

Di temperamento sanguigno, oltre che gustare la buona tavola, sa anche gestire con padronanza il proprio ruolo. Infatti, possiede, il che non guasta, un buon corredo cognitivo che esprime nei fatti puntando ad ottenere risultati concreti più che tante parole. Sa anche fare bene i suoi calcoli, soppesando le scelte anche in chiave di ritorni economici. E’ persona sicura di sé, per cui sa dosare bene i pro e i contro prima di lanciarsi, ma è anche persona sulla quale si può puntare, senza rischiare di “scottarsi”.

PROFILO DI CLAUDIO RANIERI

Chiaro nell’esposizione, lineare, capace di organizzarsi e di organizzare in modo pacato la squadra, è persona che dà poco spazio alle proprie emozioni in quanto tende a coltivarle entro di sé. Controllato e guardingo, ascolta, sente e percepisce gli intenti attorno a lui per cui le risposte saranno sempre il frutto di meditazioni attente ed approfondite ma mai impulsive.

Determinato e ambizioso quel tanto che basta per non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, tende a mettere i punti sulle “i” in ogni circostanza e quindi anche le decisioni possono ritardare. Se pur espresso con modi discreti, Ranieri tiene molto alla propria immagine e ad essere considerato nella sua professione.

PROFILO DI ROBERTO MANCINI

Dall’analisi della grafia di Roberto Mancini emerge un groviglio di pensieri, di convinzioni e d’incertezze che lo condizionano sempre quando deve prendere delle decisioni. La notevole sensibilità e una erta ritrosia di carattere, per cui evita di manifestare facilmente il proprio pensiero, lo rende un enigmatico e impenetrabile. La sensibilità e l’amore per la sua professione, insieme alle sue capacità di organizzazione, lo rendono particolarmente attento alle scelte che riguardano la sua vita professionale. L’ambizione diventa per lui un pregio in quanto lo spinge a dare il meglio di sé e ottenere traguardi importanti. Un limite sembra dato dal fatto che può subire simpatie e antipatie verso le persone per cui diventa selettivo.

25/11/2017