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11.Gennaio 2020- 05- 1986-La Merkel avvia trattative con Erdogan per l'apertura di scuole turche in Germania

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11.Gennaio 2020- 05- 1986-

La Merkel avvia trattative con Erdogan per l'apertura di scuole turche in Germania

I negoziati per l’apertura di scuole turche in Germania sono stati ferocemente contestati da uno schieramento parlamentare traversale

In Germania sono appena esplose feroci polemiche a causa dell’annuncio, da parte del governo Merkel, dell’avvio di trattative con Ankara che puntano all’apertura di “scuole turche” in territorio federale.

Berlino ha infatti comunicato ieri, riporta Deutsche Welle, che verranno iniziati a breve negoziati con le autorità del Paese islamico per mettere a punto regole condivise in merito all’istituzione sul suolo tedesco di strutture educative collegate all’esecutivo Erdogan.

L’accordo tra i due Stati, precisa l’emittente, darà il via libera all’apertura di centri didattici e culturali turchi in tre città teutoniche caratterizzate da un alto tasso di immigrati anatolici: Berlino, Colonia e Francoforte.

Un portavoce del ministero degli Esteri della Germania, citato dallo stesso network, ha però subito chiarito che l’intesa promossa dal governo Merkel non servirà esclusivamente a incoraggiare l’offerta didattica turca nel Paese Ue, ma sarà al contrario un patto “con vantaggi per entrambi i contraenti”.

L’accordo-quadro tra Berlino e Ankara, a detta del funzionario, oltre ad agevolare l’influenza culturale della nazione islamica nella repubblica federale, servirà appunto anche a risolvere delle controversie burocratiche di cui sono stati vittima negli ultimi mesi alcuni istituti di cultura tedesca attivi nell’ex Sublime porta.

Nonostante le rassicurazioni dell’esecutivo Merkel, la notizia dell’apertura di scuole turche in Germania ha sconcertato i partiti di opposizione rappresentati al Bundestag. Contestazioni all’iniziativa della cancelliera sono state infatti finora messe in atto sia dagli esponenti del partito di estrema sinistra Die Linke sia dai nazionalisti di AfD.

Tra i deputati social-comunisti maggiormente critici verso l’ipotesi della comparsa in territorio tedesco di centri culturali controllati da Erdogan vi è, riferisce Deutsche Welle, Sevim Daðdelen. La deputata di Die Linke, di origini curde, ha appunto tuonato contro l’intesa tra Berlino e Ankara in ambito educativo affermando: “È spaventoso che il governo federale si stia accordando con Erdogan per fargli aprire le sue scuole personali qui in Germania mentre quel tiranno incarcera ed esilia gli oppositori politici. Il presidente turco punta a dividere e a seminare odio nella nostra società. I suoi sedicenti istituti di cultura sono un veleno per la democrazia e l’integrazione”.

Relativamente alle accuse lanciate contro la cancelliera dal fronte sovranista, l’emittente ha raccolto le parole di fuoco pronunciate dal parlamentare di AfD Götz Frömming:“L’istituzione di scuole turche in Germania porterà all’islamizzazione del sistema educativo del nostro Paese. C’è appunto il rischio che l’ideologia coranica radicale di Erdogan venga insegnata all’interno delle strutture in via di apertura in territorio tedesco”.

I tentativi del governo di Ankara di disseminare propri centri culturali nei Paesi Ue avevano già allarmato, ricorda il medesimo network, l’opinione pubblica francese all’inizio del 2019. Le polemiche montate allora in merito all’ipotesi di istituire una scuola turca a Parigi avevano infatti costretto le autorità transalpine a bloccare l’iniziativa anatolica. Jean-Michel Blanquer, ministro dell’Educazione nazionale nell’esecutivo Macron, aveva in quel periodo giustificato con le seguenti parole, evidenzia Deutsche Welle, lo stop all’apertura della struttura incriminata nella Ville Lumière: “Tutti sanno che la Turchia sta scivolando verso il fondamentalismo islamico e l’espansionismo”.

11/01/2020