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27. Gennaio -2018- 005- 902 -Vw prima, ma Renault-Nissan rivendica lo scettro

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27. Gennaio -2018- 005- 902 -

Vw prima, ma Renault-Nissan rivendica lo scettro

L'ad Ghosn contesta i 200mila camion pesanti conteggiati dai tedeschi

Chi per il 2017 ha il diritto alla corona di re dell'auto? Matthias Müller (Gruppo Volkswagen) o Carlos Ghosn (Renault-Nissan-Mitsubishi-AvtoVaz)? Nel primo caso, i veicoli venduti ammontano a 10, 74 milioni e, nel secondo, a 10, 6 milioni.

La logica, dunque, direbbe Gruppo Volkswagen. Ma Ghosn, il primo «pezzo da 90» che si appresta a lasciare l'incarico di ceo (il secondo, nel 2019, sarà Sergio Marchionne), non ci sta. E rivendica la leadership planetaria.

«Siamo noi i primi - ha detto il manager franco-libano-brasiliano a Parigi -: nel nostro conteggio non sono contemplati veicoli pesanti che invece Volkswagen ha inserito: 200.000 camion tra Scania e Man». Stando così le cose, il gruppo franco-giapponese che include anche la russa AvtoVaz avrebbe spodestato i tedeschi dal vertice: 10, 6 contro 10, 54 milioni di unità tra vetture e furgoni. Terzo posto, invece, per Toyota con Lexus, Daihatsu e Hino a un'incollatura da Volkswagen: 10, 5 milioni di veicoli acquistati nelle concessionarie

In attesa di conferme ufficiali e rimanendo tale la situazione, si tratterebbe di un «testacoda» rispetto al 2016 quando, al primo posto, era balzato il Gruppo Volkswagen (10, 3 milioni), seguito da Toyota (10, 2 milioni) e Renault-Nissan (9, 96 milioni).

Al di là della possibile perdita della leadership, il Gruppo Volkswagen sembra aver superato, almeno nelle immatricolazioni, l'esame Dieselgate, tanto che il Financial Times è arrivato a sostenere che il primato mondiale nel 2017, smentito però da Ghosn, è merito anche dello scandalo che ha permesso al gruppo, come evidenziato da Müller, di affrontare situazioni che in passato erano rimaste lettera morta.

I problemi per Volkswagen, però, non sono ancora finiti. E il fronte Europa si sta rivelando una minaccia. Quasi la metà di 10.500 automobilisti intervistati ha infatti notato peggioramenti nella vettura (nel Vecchio continente sono 8, 5 milioni quelle coinvolte) dopo il cambio del software irregolare. È uno dei principali dati emersi dall'indagine condotta da Altroconsumo e dalle organizzazioni indipendenti Test-Achats, Ocu, DecoProteste in quattro Paesi: Italia, Spagna, Belgio e Portogallo. A livello europeo il 45% ha dichiarato di aver notato cambiamenti (più consumi, perdita di potenza, rumorosità) a seguito della rimozione del defeat device. Sulla vicenda sono in corso due class action contro Vw ammesse dai giudici in Europa: quella di Altroconsumo, in Italia, e quella del Test-Achats, in Belgio.

27/01/2018