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07. NOVEMBRE -2017- 005- 868-Di Maio cancella il dibattito tv con Renzi:

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07. NOVEMBRE -2017- 005- 868-

Di Maio cancella il dibattito tv con Renzi: “Mi confronterò solo con il nuovo leader del Pd”. L’ex premier: abbia un sussulto di dignità

Di Battista: andrò io, ma non sarà un faccia a faccia, ma interviste separate

Lo spoglio non è ancora finito, le speranze di Giancarlo Cancelleri sono ancora vive mentre scorrono le proiezioni delle elezioni siciliane, quando Luigi Di Maio decide di stracciare il confronto tv con Matteo Renzi, previsto per domani a diMartedì, il programma di Giovanni Floris su La7. «Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato la prospettiva. Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito o quella coalizione». Di Maio fa sapere da Facebook di essere a Caltanissetta, accanto a Giancarlo Cancelleri, di credere ancora in una rimonta, e mostra le percentuali del successo del M5S, a Ostia e in Sicilia, una conferma da una parte e un grande risultato dall’altra, che tale rimarrebbe anche in caso di sconfitta certificata.

Sono numeri che permettono a Di Maio di farsi quasi beffe del suo principale avversario: «Il Pd è politicamente defunto e noi lo abbiamo quasi triplicato. A quello che leggo oggi sui giornali in interviste di esponenti Pd, non sappiamo neanche se Renzi sarà il candidato premier del centro sinistra. Anzi, secondo le ultime indiscrezioni riportate dai media, a breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione. Il nostro competitor non è più Renzi o il Pd». Di Maio ha i toni sprezzanti di chi sente la forza del consenso dalla sua parte, un vento favorevole che i vertici del M5S hanno paura possa dissiparsi in un confronto tv. Molto meglio tenersi alla larga, togliere legittimità al leader Pd e godersi il successo comunque da «vincitori morali» in Sicilia. Anche a rischio di apparire invece perdente sul fronte del coraggio televisivo. Al suo posto, seduto nel salotto di Floris, ci sarà Alessandro Di Battista, ma di fronte a sé avrà solo il conduttore, non Renzi.

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Sono ancora in Sicilia, qui anche oggi splende il sole e vorrei fare alcune considerazioni sulle due votazioni di ieri. Ad Ostia ci siamo confermati la prima forza politica con il 30%. In Sicilia abbiamo quasi triplicato il Pd e doppiato forza Italia. Sono insieme a Giancarlo e stiamo seguendo lo spoglio: il risultato sarà incerto fino all'ultimo seggio scrutinato. Possiamo farcela, ma lo sapremo solo alla chiusura dei seggi.

Siamo la prima forza politica del Paese e abbiamo...

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Sono numeri che permettono a Di Maio di farsi quasi beffe del suo principale avversario: «Il Pd è politicamente defunto e noi lo abbiamo quasi triplicato. A quello che leggo oggi sui giornali in interviste di esponenti Pd, non sappiamo neanche se Renzi sarà il candidato premier del centro sinistra. Anzi, secondo le ultime indiscrezioni riportate dai media, a breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione. Il nostro competitor non è più Renzi o il Pd». Di Maio ha i toni sprezzanti di chi sente la forza del consenso dalla sua parte, un vento favorevole che i vertici del M5S hanno paura possa dissiparsi in un confronto tv. Molto meglio tenersi alla larga, togliere legittimità al leader Pd e godersi il successo comunque da «vincitori morali» in Sicilia. Anche a rischio di apparire invece perdente sul fronte del coraggio televisivo. Al suo posto, seduto nel salotto di Floris, ci sarà Alessandro Di Battista, ma di fronte a sé avrà solo il conduttore, non Renzi.

07/11/2017