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26.Maggio 2019 -04.141 -Padula, l’appello dei genitori di Antonio “Riaprite le indagini sulla morte di nostro figlio”

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26.Maggio 2019 -04. 141 -

Cronaca / Primo piano

Padula, l’appello dei genitori di Antonio

Parisi:

“Riaprite le indagini sulla morte di nostro figlio” di Antonio Sica · 23/05/2019

Si era trasferito dal Vallo di Diano in Toscana per amore, e non aveva avuto difficoltà a trovare lavoro, dotato come era di tante qualità.

Perché oltre ad essere un bravissimo giovane, Antonio Parisi era davvero talentuoso ed apprezzato da tutti nelle sue attività: da quelle professionali a quelle artistiche.

Un ragazzo con la testa sulle spalle, che il 25 settembre 2017 ha incontrato un tragico destino in un assurdo incidente stradale, avvenuto lontano dalla sua Padula. Antonio non aveva ancora compito 24 anni quando a Larciano, in provincia di Pistoia, a seguito del ribaltamento su un fianco della sua Peugeot, rimase schiacciato mortalmente tra la stessa vettura e il terreno.

Poco dopo l’incidente il suo cuore cessò di battere, rendendo vani i tentativi di rianimazione del personale medico-sanitario intervenuto per i soccorsi. Da quel tragico 25 settembre sono passati quasi due anni, ma i genitori di Antonio non si rassegnano all’esito delle indagini, che hanno individuato esclusivamente nella velocità dell’autovettura guidata dal giovane le cause dell’incidente.

Una

ricostruzione che non ha mai convinto la signora Flora Spanò e il signor Mario Parisi.

L’ultimo sviluppo giuridico, di poche settimane fa, riguarda l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione e la richiesta di prosecuzione delle indagini presentata al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Pistoia dall’avvocato Stefano Salimbene, per conto del papà di Antonio. A supporto della richiesta, tra le altre cose, una perizia di parte e ricostruzioni dell’incidente alternative alla versione ufficiale. La mamma di Antonio, da parte sua, lo scorso 14 aprile, in occasione della domenica delle Palme, si è recata a Larciano per lanciare il suo personalissimo appello.

Prima sul luogo dell’incidente mortale, e poi anche percorrendo le strade del comune toscano, ha indossato una maglietta con una foto del giovane e una scritta molto significativa: “Lo conoscevate e gli volevate bene, io sono la mamma e cerco giustizia”. Un estremo tentativo per smuovere le acque, sperando in nuove testimonianze. Insomma i genitori di Antonio Parisi non si rassegnano, e la signora Flora Spanò ai nostri microfoni spiega perchè.

Commento di Mario Spanó del 24.05.019 ore 8:00

ANTONIO PARISI SI ERA TRASFERITO DA PADULA ( SA ) IN TOSCANA PER AMORE .

LO STESSO AMORE CHE ORA SI NASCONDE DIETRO UN MURO

DI PAURA E OMERTÀ .( FORSE CONOSCE LA VERITÀ SULLA MORTE DI ANTONIO .

E ALLORA DI CHE AMORE PARLIAMO ?

Coloro che non vogliono andare a fondo per scoprire la veritá sulla morte di Antonio dovrebbero fare un esame di coscienza.

Purtroppo la Giustizia Italiana non sempre perde tempo per trovare la veritá sugli eventi che in questo caso dimostrano il poco interesse per fare giustizia e scoprire davvero come sono. andate le cose.

Perizie e Protocolli dimostrano come le Autoritá competenti si nascondono dietro un muro di omertá e false conclusioni. Speriamo che almeno questa volta chi di dovere lavori per dare Giustizia ad Antonio e la pace ai Genitori ai quali siamo vicini in questa battaglia Coraggio Flora e Mario prima o poi la veritá verrá fuori.e finalmente Antonio potra riposare in pace.

Mario Spanó Libero Giornalista

26/05/2019