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18-GENNAIO-2019-02- 2504-Berlusconi detta la linea: opposizione durissima per spaccare Lega e M5s

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18-GENNAIO-2019-02- 2504

Berlusconi detta la linea: opposizione durissima per spaccare Lega e M5s

Fi vede la crisi dei gialloverdi e medita su un corteo che celebri la discesa in campo del '94

Forza Italia riflette sull'opposizione da mettere in campo nel nuovo anno. Dodici mesi nei quali il governo del cambiamento dovrà fronteggiare la fine della luna di miele con gli italiani, provare a dare sostanza a qualcuna delle sue promesse, prendere posizione sulle grandi opere e misurare gli effetti dei provvedimenti finora messi in campo, ad esempio il dl Dignità con il conseguente irrigidimento del mercato del lavoro.

Un anno che sarà segnato da uno spartiacque politico delicatissimo come quello delle elezioni europee di fine maggio, un test che dirà molto sugli equilibri di potere della maggioranza e sulla sua stessa tenuta.

L'intenzione del partito di Silvio Berlusconi è quella di produrre una opposizione dura, distinguendo tra la sciabola riservata ai Cinquestelle e il fioretto per la Lega. Due giorni fa Antonio Tajani ha invitato i parlamentari azzurri a studiare e colpire la maggioranza sugli effetti concreti della manovra, scommettendo su una perdita di consenso a medio termine. In sostanza il partito, pur sperimentando la strategia movimentista dei gilet azzurri, dovrà comunque sempre entrare nel merito e motivare la propria opposizione, seguendo la bussola della crescita economica, proponendo misure che possano aiutare le nostre imprese e muovere l' economia.

I dirigenti azzurri vedono all'orizzonte anche una crescente difficoltà tra governo centrale e governi locali, con Luca Zaia e Attilio Fontana sempre più desiderosi di aggiudicarsi maggiori poteri e autonomia. Una crepa che potrebbe accendere i riflettori sulla differenza identitaria che separa i Cinquestelle dalla Lega, finora annacquata dall'ebbrezza dei primi mesi di governo.

Dentro Forza Italia in questi mesi sono convissute linee diverse sull'intensità dell'opposizione da mettere in campo. Opinioni differenti che però non hanno portato gli azzurri a giocare partite diverse, ma a restare sostanzialmente uniti, in un momento sicuramente complicato. Superata questa fase «resistenziale», a Piazza San Lorenzo in Lucina si avverte la necessità di compiere un salto di qualità, anche in vista delle Europee.

Il 26 gennaio saranno 25 anni dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi e si sta pensando a una manifestazione ad hoc. La necessità è quella di comunicare all'esterno una chiara collocazione nel centrodestra, ma anche la distanza da ogni tentazione populista. Il rammarico è la vicinanza con le Europee, avere più tempo per dimostrare il mancato funzionamento delle ricette gialloverdi sarebbe stato preferibile. Forza Italia quindi continuerà a predicare il verbo della riduzione fiscale e ad accendere i riflettori sugli effetti della manovra. «Gli italiani sanno già cosa li aspetta: più tasse a imprese e lavoratori, un prelievo forzoso dalle tasche dei pensionati, meno aiuti a chi sta indietro e la certezza di avere più debiti per tutti» dice Giorgio Mulè. Dito puntato quindi contro un governo «forte con i deboli come con i pensionati e le associazioni di volontariato», volontariato a favore del quale gli azzurri lotteranno per riportare l'Ires per il Terzo Settore dal 24 al 12%. I buoni propositi, dunque, non mancano. Nella speranza di rianimare da una posizione non periferica il centrodestra classico e archiviare al più presto l'esperimento «contro natura» del governo gialloverde.

18/01/2019