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15-MAGGIO -2017- 002- 857-Migranti, in manette l'imprenditore dell'accoglienza che imbarazza Alfano

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15-MAGGIO -2017- 002- 857-

Migranti, in manette l'imprenditore dell'accoglienza che imbarazza Alfano

Arrestato il governatore della "Misericordia". Gestiva il cara "Sant'Anna" favorendo la 'ndrangheta. Meloni e M5S accusano: "Alfano gli era legato, si dimetta"

C'è una fotografia postata su Facebook che immortala l'allora ministro dell’Interno Angelino Alfano alla convention del Nuovo centrodestra, a Cosenza, abbracciato a Leonardo Sacco, 38enne governatore della "Fraternita di Misericordia" arrestato questa mattina nella maxi operazione contro la cosca Arena.

Dalle indagini della Dda di Catanzaro è emersa un'infiltrazione della 'ndrangheta in tutte le attività imprenditoriali connesse al funzionamento dei servizi di accoglienza del Cara "Sant'Anna" di Isola Capo Rizzuto. Secondo gli investigatori, il tramite era proprio Sacco che, nel corso degli anni, ha permesso di aggiudicare a imprese create ad hoc dai mafiosi gli appalti indetti dalla Prefettura di Crotone per le forniture dei servizi di ristorazione presso il centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto e di Lampedusa.

Don Edoardo Scordio, il parroco della Chiesa di Maria Assunta arrestato questa mattina nell'ambito dell'operazione contro il clan Arena di Isola Capo Rizzuto, avrebbe ricevuto 132.000 euro nel solo anno 2017 a pagamento di note di debito "per servizi di assistenza spirituale" che avrebbe reso agli immighrati che vengono ospitati del Cara "Sant'Anna". Negli atti della Dda di Catanzaro, che ha coordinato l'inchiesta sulla gestione del centro d'accoglienza per migranti del paese del Crotonese, il parroco è indicato come "gestore occulto" della Confraternita della Misericordia. Sarebbe proprio lui l'organizzatore di un vero e proprio sistema di sfruttamento delle risorse pubbliche destinate all'emergenza profughi. Avrebbe potuto farlo aggregando le capacità criminali della cosca Arena e quelle manageriali di Sacco. La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha subito chiesto ad Alfano di "riferire immediatamente" sui rapporti col governatore della "Misericordia", che "gestiva milioni di euro destinati all'accoglienza" ed "era presente al congresso del suo partito quando lui era ministro dell'Interno". Una coincidenza che non è sfuggita nemmeno ai grillini che per l'ennesima volta sono tornati a chiedere le dimissioni dell'attuale ministro degli Esteri.

Lo scorso febbraio, in una inchiesta pubblicata dall'Espresso, il giornalista Giovanni Tizian aveva scritto che, già dal 2007, Sacco era sospettato dagli investigatori del Ros di essere vicino al clan della 'ndrangheta degli Arena di Isola Capo Rizzuto. "Nonostante questi rapporti del Ros - denunciano i capigruppo del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico e Carlo Martelli - Alfano incontrò Sacco nel 2011". Al tempo, infatti, il governatore della "misericordia" non solo gestiva, a Isola Capo Rizzuto (Crotone), il centro di prima accoglienza più grande di tutta Europa, ma aveva in mano anche la struttura di Lampedusa.

15/05/2017